... sono quà e continuo il mio racconto
Tutto cambia quando dal finestrino dell’aereo cominciamo a vedere il rosso
della terra africana, il cielo reso grigio dal caldo afoso e dalla pioggia che
scendeva. Constatiamo che l’aereoporto Internazionale di Bamakò non è proprio
quello che ci aspettavamo, o forse non avevamo proprio pensato che potesse
essere così…
Una grande stanza …tutto qua!! è lì che dobbiamo prendere i nostri
bagagli..
Gente che ci viene incontro e ci vuole vendere qualsiasi cosa…dal
carrello x i bagagli alla scheda del telefono, alle sigarette, al
taxi…tutto!!!
Noi fingiamo di non capire nulla, anke se poi in realtà davvero nn
capiamo nulla ma li ignoriamo e basta!
Recuperiamo i nostri bagagli ci sono tutti e 4 quelli da stiva(solo dopo ci
accorgiamo di uno sbaglio!!!)…i due a mano ci sono…e li lasciamo trasportare ad
un signore con il carrello...
Ci accompagna all’uscita dove speravamo di trovare Sall ad aspettarci…E
invece…Nessun cartello con i nostri cognomi, nessun cartello con la scritta
‘NOVA’ nessun cartello e basta, nulla di nulla e nemmeno di Sall….
O Mio Dio!!!
Ci assale la paura, siamo soli in un paese sconosciuto, dove non conosci e non
conoscono la tua lingua, dove siamo solo noi i bianchi e tutti intorno ci
guardano incuriositi…Questo gioco a nascondino dura circa mezz’ora, 30 minuti
da panico…Finchè uno di questi venditori ci fa chiamare Sall con il suo cell (e
per una telefonata paghiamo 10 euro!!!)
Ecco Sall, finalmente….era lì fuori ad aspettarci, lui dice…e dice anche che
non ci ha riconosciuti perché non siamo usciti insieme io e antonio..(in efetti
io ero avanti con il tizio dei bagagli e lui dietro ancora al controllo con un
altro carrello).
Comunque finalmente ci siamo…il PK (chiamiamolo così) di Sall ci accompagna
fino a casa, che ci racconta lui è in una zona residenziale alla periferia di
Bamakò, e lungo il viaggio mi preparo per ammirare il paese e questo popolo
movimentato e colorato solo che…non oso raccontare ciò che i miei occhi hanno
visto.
Tantissima gente per strada, ai lati delle strade, bimbi di ogni età,
ragazzi, giovani donne e anziani, seduti per terra o sotto delle baracche
costruite in legno e lamiere; negozi e botteghe con luci fioche e soffuse e
scritte ingiallite dai neon, le poche case che incontriamo sono tutte uguali e
senza colori e rifiniture…è tutto grezzo. Poco prima del nostro arrivo avrà
piovuto un po’ perché ci sono delle grosse pozzanghere di acqua dove vedo donne
lavare degli abiti e bimbi giocarci dentro…
Ci sono dei vicoletti, che poi sono delle vere e proprie insenature tra una
casa e una baracca che sbucano in dei contenitori in cemento che troviamo ai
lati delle strade…(Antonio dice che sono fognature, io penso invece che servano
per defluire l’acqua piovana) dove i piccoli maliani si infilano e cadono in
delle voragini di acqua fangosa…sembrano quasi paludi rosse.
Ovvio che non sfuggono dal mio sguardo le donne maliane…queste meravigliose
donne, tutte con i loro piccoli tenuti nelle fasce dietro al schiena o davanti
al ventre..e con loro fanno qualsiasi tipo di attività, anche abbassarsi per
terra e spazzolare il pavimento…
Il Pk si ferma davanti casa c’è un cartello che indica che lì c’è
l’associazione NOVA, sarà che di sera tutto sembra meno chiaro di quello che
realmente è, sarà che sono stata molto suggestionata dall’arrivo a Bamako, sarà
che a tutto ho pensato tranne a quello che avremmo potuto trovare e vedere
intorno a noi, ma comincia ad assalirmi un po’ di paura e di angoscia…
Siamo in un paese straniero, dove non comprendo la lingua e loro non
comprendono la nostra, siamo due bianchi e tutt’intorno neri, non conosciamo la
loro cultura e i loro costumi e ci sembra che ogni piccolo gesto possa essere
interpretato in maniera diversa da quello che potrebbe avere il nostro
significato… ma non posso farci nulla, già amo questo paese e amo questa gente,
è il cuore che me lo fa capire.
Sall ci presenta Oumar, che sarà il nostro angelo custode per tutto il tempo
della nostra permanenza.
A lui ci dobbiamo rivolgere per qualsiasi cosa dovessimo aver bisogno…dalla
baquet la mattina alla spesa, alle ricariche per il telefono…tutto insomma.
Ci carica le valige in casa, e Sall ci mostra la casa, la nostra camera, il
bagno, la cucina e l’ufficio dove c’è il telefono e il pc.
Una casetta graziosa in puro stile maliano…barocco e sfarzoso, con vari tipi
di controsoffittature, con applique alle pareti, con decori appariscenti…nulla
di eccezionalmente delicato ma almeno è confortevole.
Tranne per la cucina che era posizionata in un’altra zona della casa,
esterna, dove per cucinare dovevi andare sul retro e di certo non era il posto
adatto a me, ancora adesso se ci penso mi vengono i brividi, io sono proprio
una fifona …il solo pensiero delle lucertole, che sembrano coccodrilli, mi fa
venire un male…
Disfiamo le valige, o quantomeno le apriamo, sistemo le cose che l’indomani
ci serviranno, i regalini per le tate, direttrice e altri, e per i piccoli
amichetti di Ami, le cose per lei, qualche pannolino, qualche cambio e un po’
di giochini..
L’unico inconveniente è accorgerci che nel prendere una valigia, è stata
presa una sbagliata…non è la nostra!!! Sentiamo Sall che nel frattempo era
andato via e vediamo di risolvere il problema in breve tempo…sull’etichetta
c’era il nome di una dot.ssa che Sall conosceva, e si sarebbe messo in contatto
con lei.
Per fortuna che non c’era nulla di indispensabile in quella…tranne che lo
spray Amuchina e Biokill, poi c’erano tutti i giochi per i bimbi..
Mangiamo qualcosa…un po’ di pane e formaggio e cerchiamo di organizzarci per
la notte, che sarà di certo una notte lunga, così come lo è stata questa
giornata, lunga e faticosa…Domani di certo sarà lunga ma meravigliosa!!!!!!!
...continua
ASPETTANDO TE...!!! Questo blog lo dedichiamo interamente a nostra figlia...che arriverà e allieterà la nostra vita!!!
le mani
Benventi nel Nostro Blog
Il nostro progetto di vita...LA NOSTRA FAMIGLIA!
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Che bello leggervi anche qui!
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti e tre!
Miche